Alta moda e arte, classicità e post moderno. Eternità del mondo antico e frenesia in continuo movimento della moda. Questi sono gli elementi, apparentemente incompatibili, che hanno fatto da cornice alla sfilata di Dolce & Gabbana ad Agrigento nella maestosa cornice della Valle dei Templi, lungo il pendio del tempio della Concordia.
È come se il tempo fosse, tutto d’un tratto, diventato ciclico e tornasse su se stesso coniugando gli intramontabili miti della classicità con il fascino dei capolavori di alta moda di Dolce e Gabbana.
I due stilisti mandano in passerella 126 abiti in uno scenario veramente mozzafiato. L’effetto scenico è maestoso mentre le modelle sbucano dall’interno del Tempio della Concordia all’imbrunire, con la struttura immersa nella luce del crepuscolo.
La classicità ha fatto da padrona ovviamente in questo scenario. Gli stilisti sono riusciti a far rivivere il passato anche negli abiti. Tra i capitelli del tempio della Concordia hanno sfilato abiti ispirati alla mitologia greca: Atene, Era, Afrodite e Artemide. In questa stupenda sfilata abbiamo visto le modelle più famose e conosciute del mondo: Bianca Balti, Isabeli Fontana e Marpessa Hennink. Insomma, un’esperienza magica, come solo quell’intersecarsi tra passato e futuro poteva donare.
Stefano e Domenico hanno saputo immergersi nella cultura di un passato fondante per reinterpretarlo secondo il canone post moderno della moda italiana. Non è stata una semplice sfilata, ma il racconto di una storia antichissima che affonda nelle radici della nostra Civiltà. Dolce e Gabbana sanno portare la Sicilia nel mondo e anche quel mondo che non ci ha mai lasciato e mai ci potrà lasciare. Infondo anche l’Alta Moda del nuovo millennio, figlia di un mondo in perenne movimento che ha scelto il divenire rispetto all’essere, trova la sua origine in quell’ideale estetico che è fondante del nostro concetto di bello.
Così come gli artisti e gli scultori dell’epoche classica forgiavano nel marmo i miti di quel mondo e il loro ideale estetico, così gli stilisti si abbeverano a quella intramontabile cultura per reinterpretarla nella modernità. Così facendo Dolce e Gabbana diventano ambasciatori del bello della Sicilia nel mondo.
La sfilata è stata anche un’occasione per rendere maggiormente fruibile il Tempio a tante persone. Sono state, ad esempio, programmate delle visite straordinarie su prenotazione per gruppi di 30 persone che potranno vedere tutti i dettagli della magnifica costruzione con la guida di un archeologo.
Inoltre, grazie alle strutture di protezione posizionate sul pavimento della cella e della peristasi, il Tempio è reso visitabile al suo interno.
Si è trattato di un evento eccezionale. Sono state settanta le testate giornalistiche mondiali che hanno spedito i lori inviati nella città dei templi. Oltre alle più importanti Testate europee, dal Telegraph, al New York Times fino a Le Figarò, particolarmente nutrita è stata la pattuglia di giornalisti asiatici, provenienti dal Giappone, dalla Thailandia e dalla Repubblica Cinese.
In conclusione, arte e moda trovano un connubio particolare con Dolce e Gabbana, diventando anche uno strumento comunicativo potente per la Sicilia in tutto il mondo.
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